Avere accesso a esami e cure mediche è un diritto fondamentale di tutti. Per quanto la sanità pubblica in Italia offra prestazioni a basso costo (a volte gratuite) a tutti, indipendentemente dalla situazione economica, il problema dei lunghi tempi d’attesa continua a tenere banco. Quali sono i motivi che si celano dietro a queste situazioni?
Liste d’attesa e tempi d’attesa
Prima di tutto, è fondamentale distinguere tra “liste d’attesa” e “tempi d’attesa”, termini che vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile ma che hanno significati distinti:
- Liste d’attesa. Parliamo della lista di pazienti che attendono di ricevere una specifica prestazione sanitaria. Una lista d’attesa può comprendere centinaia o migliaia di persone, a seconda della richiesta e della disponibilità del servizio. Questo dato interessa principalmente le strutture sanitarie, che cercano soluzioni per gestire al meglio il flusso di pazienti. In queste liste, alcuni pazienti hanno una priorità più elevata rispetto ad altri.
- Tempi d’attesa. Indicano semplicemente il periodo di tempo che intercorre tra la richiesta di una prestazione sanitaria (come una visita specialistica o un esame diagnostico) e la data effettiva in cui il paziente riceverà tale prestazione. Quest’altro dato è di maggiore interesse per i pazienti.
Perché i tempi sono così lunghi?
Si tratta di un argomento in realtà assai complesso. Nel nostro paese il settore sanitario pubblico è gestito a livello regionale, e non sempre i dati forniti risultano chiari e di facile interpretazione.
Tra i fattori che più di altri contribuiscono a creare lunghe liste e tempi d’attesa, vi sono le risorse limitate, sia in termini di apparecchiature (ad esempio macchine per la risonanza, per l’ecografia, per la TAC, etc.) che di personale medico.
Ad esempio, nonostante il grande bisogno di infermieri e medici specializzati nel nostro paese, si è instaurato un trend che spinge molti di essi a trasferirsi per lavorare all’estero, allettati da stipendi più alti e una maggiore stabilità lavorativa.
Se da una parte l’offerta di prestazioni mediche è fortemente limitata, dall’altra continua a crescere la domanda. L’aumento dell’età media della popolazione e delle malattie croniche sono alla base della crescente apertura della forbice domanda-offerta.
Un altro fattore chiave responsabile delle lunghe liste d’attesa è l’inefficienza nella gestione e nell’organizzazione delle prestazioni mediche.
Il ricorso al settore privato
Visto che la tempestività può fare una grande differenza in campo sanitario, tantissime persone decidono di ricorrere alla sanità privata per effettuare esami e visite specialistiche. Un aiuto a tal riguardo viene offerto dalla tecnologia, grazie a piattaforme come CupSolidale, un centro di prenotazione unica online che facilita la ricerca di strutture private e solidali disponibili per una prestazione specifica in una determinata zona. Se, ad esempio, dobbiamo effettuare un’ecografia addome completo a Roma e dintorni, basterà specificare il tipo di esame (ecografia addome) e la provincia (Roma) per visualizzare la lista delle disponibilità e dei prezzi proposti dalle strutture in zona.
In questo modo il paziente ha accesso in maniera rapida e in piena trasparenza a tutte le informazioni che gli servono per eseguire un esame importante senza dover aspettare mesi.