Inizia la nuova Serie A, calcio d’inizio 22 agosto, orari da definire con Empoli Lazio, Udinese Juventus, Inter Genoa, Bologna Salernitana, Roma Fiorentina e altre. Questa è solo la prima giornata di un’edizione unica, ci sarà una presentazione ufficiale del nuovo calendario. Lega Serie A spiega che il campionato A Tim 2021/2022 è il novantesimo organizzato su unico girone. Una formula interrotta nelle stagione 1943/44 e 1944/45, tornerà poi nel 1946/47.
20 squadre quest’anno giocheranno con tantissime novità, sulla formula gironi ad esempio, con la presenza di nuovi allenatori, con l’arrivo anche di novità Champions e la terza competizione (la Conference). Anche le scommesse sportive seguiranno tutti questi cambiamenti, sicuramente bookmakers, descritti da https://www.toprally.it/, creeranno la lista antepost (scommessa su fine campionato) e le tabelle delle prime giornate o di tutte le giornate, le quote verranno piazzate progressivamente.
Il calendario asimmetrico
Il calendario Serie A 2021 e 2022 si definisce asimmetrico, eravamo abituati alle date di partita di andata e ritorno, ovvero girone di andata e di ritorno. Come succede nella Champions, in Europa League ma anche in campionati esteri, le partite si fanno più dinamiche mettendo di fronte le squadre ad una pluralità di avversari. Infatti, nel nuovo format le 19 gare del girone di andata non saranno ripetute subito. Le partite del girone di ritorno ci saranno comunque ma a mesi di distanza e dopo la disputa di altri otto incontri. La Serie A spiega anche il motivo di questa scelta, una migliore distribuzione degli incontri, non condizionati in questo modo da vincoli presenti all’andata.
Tanti match all’insegna della diversità
La filosofia di impostazione del campionato guarda sempre ale formule ottimali applicate all’estero, soprattutto nel contesto europeo. Considera l’intrecciarsi con altri campionati in relazione alle tre competizioni Uefa, considera l’alternanza migliore tra le squadre per stimolare una competitività sportiva sempre diversa e che infiamma il pubblico allo stadio.
La stagione passata vede due grandi cambiamenti, il primo è proprio la pandemia con l’improvvisa interruzione dei campionati e delle competizione Uefa che ha reso evidente come il calcio globale si a un ecosistema unito, anche se c’è una netta differenza tra club e squadre nazionali tra queste due dimensioni un filo di collegamento c’è, anche perché le squadre nazionali si compongono di giocatori che provengono da club e che lì fanno crescere le loro qualità da portare poi a Europei e Mondiali.
Due filosofie incontrate nella stagione 2020/2021
L’altra riflessione riguarda proprio lo scandalo Superlega che coinvolge anche alcune grandi squadre della Serie A. La Superlega è stata poi ritirata dagli ideatori ma è piombata nel mondo Uefa e anche nei campionati locali in un momento che vede nuove squadre cresciute e in grado di poter scalare le classifiche.
Ci sono due tendenze, quello di creare competizioni più ampie possibili con un numero di incontri sempre diversi, quello di creare competizioni più selettive ma non chiuse alle piccole squadre che devono impegnarsi per scalare la classifica. Purtroppo c’è il discorso economico, e una differenza di risorse da impegnare per allenamenti e acquisti per composizione squadre che incide.
La Superlega era una formula di torneo tra l’altro del tutto indipendente dalla Uefa concentrato sulla selezione di poche squadre, le più forti non solo dal punto di vista sportivo ma anche economico. La Uefa procede verso un’altra strada con l’interesse a non abbassare il livello di competitività in nome dell’inclusività sportiva e della varietà di match.