Se siete scettici per natura o non considerate le arti magiche come realmente esistenti, vi verrà difficile considerare la magia come una vera e propria pratica efficace e dai risultati evidenti. Anzi, potreste seriamente considerare l’ipotesi che essa appartenga alle credenze popolari tramandate nei secoli o di generazione in generazione. Ma se vi dicessimo che non è così? Certo, come già detto, se non credete al potere della magia potrebbe risultare difficile constatare con i vostri occhi la sua reale esistenza, ma proveremo a farvi cambiare idea, partendo proprio dalla definizione del termine magia. Essa è l’unione di pratiche e rituali volti a cambiare positivamente o negativamente un determinato evento e situazione, agendo anche sul volere di un individuo. L’essere umano l’ha categorizzata in colori affinché si potesse intuire il fine ultimo delle pratiche sfruttate. Troviamo quindi la magia bianca, a scopo benefico, di guarigione, benedizione e fortuna in generale, la rossa, dedita all’unione della coppia, all’incremento della passione o di un sentimento già esistente, fino ad arrivare alla nera, quella ancora ad oggi temuta da molti (vedi tutti gli usi della magia nera potente). Essa basa il suo principio secondo cui non esistono delle leggi che impongano cosa fare e cosa non fare, ma di sfruttare determinati tipi di energie affinché possano far ottenere il desiderio del praticante o del committente. Ma quanto la magia è radicata nei secoli? Quanto di queste pratiche risultano vere? Scopriamolo insieme in questa breve ma interessante guida
La magia nera è solo una credenza popolare?
Magia e credenza popolare, in realtà, vanno di certo a braccetto ed il motivo non è difficile da comprendere: così come i costumi, le azioni dell’uomo ed il linguaggio parlato camminano di pari passo con gli anni, così anche la magia ha visto una trasformazione, un adattamento, pur tuttavia rimanendo federe alla sua natura originale. Sebbene le pratiche magiche debbano essere effettuate secondo principi, riti e formule ben precisi, le credenze popolari hanno raccolto nei secoli parecchio materiale su cui discutere. Quanti di noi, ad esempio, da piccoli erano terrorizzati dalle leggende che ci raccontavano i nostri nonni sulle streghe che rapivano i bimbi cattivi se non dormivano? Oppure ancora la pratica magica del malocchio, eseguita con acqua ed olio, considerato a tutti gli effetti un rituale di magia bianca. Se quindi una leggenda è di per sé una storia, cambiata tramite i racconti durante i secoli, pur vedendo un fondo di verità, anche alcune pratiche magiche si sono tramandate e sono state raccontate tra i popoli. Come già i termini credenza popolare ci fanno intuire, essi vanno a descrivere quindi ciò che il popolo ha radicato nel proprio sapere, trascinandola nel corso dei secoli. Esistono quindi molte magie appartenenti a credenze antiche e noi oggi vogliamo svelarvene alcune
Alcune delle più famose credenze popolari magiche
Religione, magia e superstizione, nel campo esoterico sono strettamente correlati. Difatti se fino al periodo dell’Antico Egitto la magia era quasi considerata come una vera e propria religione, con l’avvento del Cristianesimo e l’imposizione del credo come unico ed universale, essa ha preso sempre più accezione negativa, considerandola al pari del male. Ne troviamo conferma nel triste capitolo della caccia alle streghe avvenuto nel Medioevo e qui possiamo trovare la superstizione, che negli anni si è protratta rimanendo radicata ancora ad oggi. Ad esempio alcune credenze popolari vedevano l’uso di affissare mazzi di aglio al di sopra della porta di casa affinché tenesse lontano il male, oppure toccare oggetti in ferro quando si incontrava una persona ‘sfortunata’ o quando si parlava di un evento tragico. La magia pertanto si è legata profondamente a tutti questi bagagli culturali, fondendosi addirittura in alcune pratiche. Una tra le tante è quella del malocchio, in cui si credeva che lo sguardo di una o più persone potesse provocare effetti malefici e vi fosse il bisogno di riti volti ad eliminarlo. In epoca medievale, se una donna nasceva con i capelli rossi era malvista dalla società poiché considerata come figlia del demonio. Infatti erano molte coloro che tingevano i loro capelli con terre ed erbe tintorie affinché potessero camuffare il loro colore originale. Per cui, la magia e le credenze popolari possono essere faccia di una stessa medaglia che seppur lontane, si apparterranno sempre, nel bene e nel male.